CONTINUIAMO AD ILLUMINARE LA REALIDAD!

EZLNDal 2001 nella Comunita' Zapatista de La Realidad e' stata installata una turbina che garantisce ininterrottamente la corrente elettrica. Ora dopo 5 anni e' necessario cambiare dei pezzi ed approntare una grossa opera di manutenzione… servono circa 20.000 euro. Questa somma e' necessaria per garantire il funzionamento e il potenziamento della turbina.La turbina e' uno dei progetti piu' importanti di cooperazione con le comunita' zapatiste perche'è ne garantisce l'autonomia e permette lo sviluppo di molte iniziative: dalla salute all'educazione, dall'informazione alla produzione. E' opportuno segnalare anche le evidenti implicazioni politiche della questione: il Governo Messicano infatti "compra" le famiglie piu' povere concedendo loro denaro ed energia elettrica in cambio di uomini che si arruolano come paramilitari e per denaro uccidono i loro stessi compagni indigeni, e di donne costrette a prostituirsi per la gioia dei militari dell'esercito messicano. Chi non si e' lasciato comprare adesso si trova al buio.

Sosteniamo la campagna lanciata da YA BASTA!

Per una grande raccolta di fondi per la turbina a La Realidad!

Per sottoscrizioni Conto Corrente n. 102651 di Banca Popolare Etica ABI 05018 – CAB 12101 – CIN M con la causale “turbina a La Realidad”

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GIORNATA MONDIALE DEGLI STUDENTI

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PRANZO SUL CEMENTO!

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I SIGNORI DELLA LUCE

luceAlla vigilia del terzo millennio sembrava un dato acquisito la preminenza dei francesi in Europa in materia di politiche energetiche.

In Italia, stante la direttiva Ue sulla liberalizzazione del mercato dell'elettricità, il centrosinistra con la legge Bersani del 1999 imponeva all'Enel di scendere sotto il 50% della produzione elettrica tramite la vendita a privati di decine di centrali.

Tornano così i “padroni del vapore” con tre gruppi: Endesa, Edison e Tirreno Power. Le ex municipalizzate nelle grandi città del centro nord incorporavano la rete distributiva – commerciale dell'Enel. In Francia solo a metà del 2005 il governo ha recepito la legge sulle liberalizzazioni, ma intanto l'EDF ha continuato a fare shopping in Italia e nel resto d'Europa accrescendo a dismisura la sua posizione dominante. In Italia, ad esempio, ha ottenuto dall'ex Presidente del Consiglio Berlusconi il controllo di Edison, primo gruppo privato italiano, in cambio del via libera da parte dei recalcitranti francesi al progetto dell'Alta Velocità in Val di Susa. In Italia, all'Enel è stato permesso acquisire centrali (anche nucleari) nell'est europeo, oltre alla partecipazione al programma nucleare francese.

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DI SANA PIANTA!

weedTra le prime cose che questo governo avrebbe dovuto fare appena insediatosi figura sicuramente l'abrogazione della legge Fini-Giovanardi sulle droghe.

Tornare alla precedente legislazione in materia sarebbe già stato un grande risultato. Un risultato certamente parziale ma che avrebbe almeno sortito l'effetto di evitare che altre persone finissero in carcere o in comunità per aver fumato una canna, magari in compagnia.

Purtroppo però il governo pare non avere coraggio, sembra non essere assolutamente in grado di sostenere una seria discussione in materia. Discussione che finalmente potrebbe cacciare un po' di fantasmi e demoni proponendo un approccio meno dogmatico e più scientifico alle sostanze psicoattive.

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LA QUESTIONE DEL SAHARA OCCIDENTALE

manifestazioneUn popolo vive da 30 anni, rinchiuso nel deserto e attende da 17 anni che l'Europa batta un colpo. Tutto ha inizio nel 1975, quando l’impero coloniale spagnolo collassa e l’esercito iberico lascia il Sahara Occidentale nelle mani della Mauritania e del Marocco, ignorando totalmente il diritto all'autogoverno del popolo Sahrawi che lo abitava da secoli. Dopo pochi mesi si costituisce il fronte POLISARIO, movimento-partito di liberazione nazionale che inizia una sistematica azione di guerriglia contro gli invasori, inizialmente mauritani. La Mauritania, che non aveva le risorse economiche per sostenere una guerra di conquista, si ritirò dal Sahara occidentale, ma nel 1976 numerose divisioni marocchine invadono il Sahara Occidentale, cacciando i Sahrawi con sistematiche e indiscriminate azioni di genocidio.

Il 1976 è l’anno dell’esodo di massa in cui i Sahrawi attivi politicamente e capaci di muoversi fuggono in esilio soprattutto in Algeria, dove vengono ospitati dal governo di Algeri (storico nemico del Marocco) nel deserto dell’Hammada (in Arabo sofferenza), prima disabitato. Attualmente vivono nei campi profughi circa 300.000 sahrawi.

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ARGENTINA: LABORATORIO SPERIMENTALE ANTI-LIBERISTA

argentina

Nel dicembre 2001 il governo argentino si dichiarava incapace di ripagare il debito estero.

La notizia fece rapidamente il giro del mondo e si verificò una enorme fuga di capitali che prosciugò le banche argentine. Il governo Memem congelò i prelievi bancari e si verificò un vero e proprio assalto agli sportelli da parte della popolazione che vide in poche ore polverizzati i propri risparmi.

La rabbia del popolo argentino divenne incontenibile, le piazze si riempirono, a centinaia di migliaia si ritrovarono nella Plaza de Mayo davanti al palazzo del governo urlando “Que se vayan todos!”, che se ne vadano tutti. La protesta durò molti giorni ed il governo provò a reprimerla con la polizia, diverse persone morirono, molte altre rimasero ferite, ma la gente non se ne andò.

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NEOLIBERISMO E GLOBALIZZAZIONE: UN’ALTRA ECONOMIA E’ ANCORA POSSIBILE!

logoVogliamo tornare a parlare di due fenomeni che sono stati sulla bocca di molti a cavallo del nuovo millennio e che adesso sono relegati in secondo piano da problemi apparentemente più gravi: la guerra imperiale permanente ed il terrorismo internazionale.

Intendiamo alzare per un momento il velo insanguinato del conflitto e guardare cosa c'è sotto a questo diversivo, volontario o casuale che sia. Innanzitutto sono due concetti diversi: la globalizzazione è un fenomeno connaturato al capitalismo, un fenomeno di progressiva integrazione economica dei sistemi economici nazionali e locali che ha inizio con la rivoluzione industriale e con quella dei trasporti, un fenomeno quindi in larga parte inarrestabile, che si può solo rallentare con misure protezionistiche.

Il Neoliberismo, invece, è una filosofia economica con una base teorica che auspicando un ruolo egemone del mercato in economia, prevede un insieme di politiche economiche su diversi fronti quali le privatizzazioni , lo smembramento dello stato sociale keynesiano, la diminuzione dell'imposizione fiscale, la flessibilizzazione dei contratti lavorativi, l'apertura dei mercati globali. Si tratta di concetti in qualche modo collegati dal momento che il neoliberismo "puro" facilita la globalizzazione delle economie nazionali.

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PETIZIONE PER IL DIRITTO AL CONSUMO CRITICO

criticoIl consumo critico è una tendenza che raccoglie sempre maggiori consensi tra i consumatori europei e sempre maggiori informazioni sono disponibili sui comportamenti moralmente illeciti delle compagnie multinazionali. Questi illeciti sono spesso non sanzionabili a livello giuridico perché commessi in paesi con legislazione lacunosa e scarsa tutela dei diritti umani. Il mezzo più efficace e responsabile di lotta contro le ingiustizie commesse dalle multinazionali sono le campagne di boicottaggio e il consumo critico.

Il Collettivo FuoriLogo e l'AUCS (Associazione Universitaria Cooperazione allo Sviluppo), rilevano che – presso il Polo delle Scienze Sociali di Novoli – le macchine di distribuzione automatica (che rivestono un ruolo fondamentale anche a causa della attuale mancanza di luoghi di ristorazione adeguati) vendono esclusivamente prodotti di grandi multinazionali con comportamenti pessimi dal punto di vista dei diritti umani, qui riportiamo i prodotti più diffusi nelle suddette macchine:

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COMODO CEMENTO?

poloSono ormai 4 anni che è stato inaugurato il Polo delle Scienze Sociali, ed è sufficiente percorrere via delle Pandette per rendersi conto che non è stato fatto alcuno sforzo per migliorare la vivibilità del Polo ed andare incontro alle esigenze degli studenti.

All’esterno degli edifici sono presenti una decina di panchine a fronte di popolazione quotidiana di alcune migliaia di persone, non è concesso nessuno spazio di aggregazione e non c’è un albero nel raggio di un chilometro.

L’unico luogo di ristorazione attualmente disponibile è il bar che ha un numero di posti a sedere nettamente insufficiente rispetto all’utenza quotidiana, questo comporta che gli studenti e tutti coloro che vogliono pranzare al Polo sono costretti a trovare una sistemazione di fortuna negli spazi esterni.

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