PETIZIONE PER IL DIRITTO AL CONSUMO CRITICO

criticoIl consumo critico è una tendenza che raccoglie sempre maggiori consensi tra i consumatori europei e sempre maggiori informazioni sono disponibili sui comportamenti moralmente illeciti delle compagnie multinazionali. Questi illeciti sono spesso non sanzionabili a livello giuridico perché commessi in paesi con legislazione lacunosa e scarsa tutela dei diritti umani. Il mezzo più efficace e responsabile di lotta contro le ingiustizie commesse dalle multinazionali sono le campagne di boicottaggio e il consumo critico.

Il Collettivo FuoriLogo e l'AUCS (Associazione Universitaria Cooperazione allo Sviluppo), rilevano che – presso il Polo delle Scienze Sociali di Novoli – le macchine di distribuzione automatica (che rivestono un ruolo fondamentale anche a causa della attuale mancanza di luoghi di ristorazione adeguati) vendono esclusivamente prodotti di grandi multinazionali con comportamenti pessimi dal punto di vista dei diritti umani, qui riportiamo i prodotti più diffusi nelle suddette macchine:

 

San Benedetto, Danone: L’acqua minerale di questa marca è venduta in regime di assoluto monopolio presso il Polo, non vi sono alternative. La San Benedetto SPA si è resa responsabile di gravi danni all’ambiente anche prima che il gruppo Danone ne acquisisse il pacchetto azionario di controllo. Ad oggi ogni volta che acquistiamo una bottiglietta di acqua all’Università (e molte altri tipi di bevande della stessa marca) contribuiamo alla crescita del gruppo Danone che viene boicottato a livello internazionale dall’anno 2000 per i danni che causa all’ambiente e per la sua politica di licenziamenti indiscriminati e ingiustificati (1800 licenziamenti a fronte di ricavi consistenti).

Nestlè: Molte marche italiane di acqua minerale, snacks, merendine, pasta, biscotti bevande etc. sono ad oggi di proprietà della Nestlè e pertanto molti dei prodotti in vendita nelle macchine automatiche di Novoli, specialmente gli snacks, sono riconducibili al gruppo Nestlè. Il gruppo è stato boicottato a livello internazionale a partire dal 1984 per dumping nel settore del latte in polvere (che ha comportato una drastica diminuzione dell’allattamento al seno con gravi conseguenze dal punto di vista igienico – sanitario), sfruttamento dei contadini del terzo mondo e licenziamenti ingiustificati.

Coca Cola Company: controlla il 55% del mercato italiano di bevande ed è ritenuta responsabile di: scarsa sicurezza alimentare, sfruttamento del lavoro minorile, discriminazioni razziali in assunzioni e promozioni, violazione di normative anti-trust, licenziamenti ingiustificati e di persecuzione ed omicidio di sindacalisti.

Il Collettivo e l’AUCS riconoscono il diritto degli studenti non interessati al consumo critico di acquistare questi prodotti , ma chiedono a nome degli studenti firmatari di questa petizione che il Polo delle Scienze Sociali riconosca il diritto a consumare in modo critico e che siano reperibili prodotti fair trade anche all’interno del Polo delle Scienze Sociali di Novoli.

Abbiamo svolto un sondaggio presso alcune organizzazioni no-profit che si occupano della distribuzione di prodotti del commercio equo e solidale che si sono dette disponibili a distribuire prodotti fair trade presso il Polo delle Scienze Sociali senza alcun costo per l’amministrazione, l’unica loro remunerazione consisterebbe nel costo dei prodotti a carico dei consumatori, il prezzo dei prodotti suddetti è simile a quello dei prodotti attualmente venduti al Polo. Pertanto non sussistono ostacoli finanziari alla nostra legittima richiesta. Le informazioni che abbiamo sul contratto per la distribuzione automatica di beni alimentari sono che, prima che fosse inaugurato il Polo delle Scienze Sociali, ci fu una gara di appalto e che questa fu vinta dalla società attualmente gestrice di tale servizio.

Qualora il contratto attualmente vigente non preveda il diritto all’esclusiva nella distribuzione per la società in appalto chiediamo che l’ufficio amministrativo del Polo delle Scienze Sociali prenda in breve tempo contatti con una organizzazione che si occupa della distribuzione di prodotti del commercio equo e solidale sul territorio fiorentino allo scopo di predisporre presso il Polo almeno una macchina automatica di distribuzione di prodotti del commercio equo per edificio. Qualora invece il contratto in questione preveda tale clausola chiediamo che il Polo delle Scienze Sociali eserciti pressioni sulla stessa società affinché vengano proposti prodotti fair trade; in tal caso chiediamo anche che nel prossimo contratto per la gestione del servizio venga cancellata la suddetta clausola.

Se sei interessat* a firmare la petizione scrivi una mail all'indizzo collettivofuorilogo@libero.it

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