Documento di contestazione elaborato insieme al Collettivo Politico di Scienze Politiche in occasione della lezione tenuta nella Facoltà di Scienze Politiche dal Ministro degli Esteri D'Alema il 26 marzo.
Con questo documento vogliamo rivolgerci agli studenti e non abbiamo alcuna intenzione di aprire un contraddittorio con il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema, non riconoscendogli alcuna legittimità a dare lezioni di pace e spiragli di dialogo in Medio Oriente nella nostra Università. Le decisioni dell'attuale governo rispetto al tema in questione ci vedono in radicale disaccordo.
Rispetto alla questione palestinese l'attuale governo, in continuità con quello precedente, insiste in un appoggio incondizionato alla politica militarista dello Stato d'Israele, più volte condannata addirittura dall'ONU. Difatti esso contribuisce tutt'ora alla crisi nei territori amministrati dall'Autorità Nazionale Palestinese attraverso il taglio dei fondi comunitari, vitali per una economia "assediata" come quella palestinese. Tutto questo in quanto non viene riconosciuto il governo democraticamente eletto di Hamas. Inltre manteniamo ancora vivo un accordo militare stipulato dal governo Berlusconi che ci rende direttamente complici dell' occupazione in atto nella regione.
Le forze italiane in Libano sono state dispiegate nel sud e non lungo il confine con Israele come prevede il mandato ONU. Giova ricordare che l'aggressione è partita da Israele, dunque appare chiaro che la presenza italiana svolge due principali funzioni: quella di marginalizzare le forze di resistenza libanesi, che rappresentano la maggioranza della popolazione e quella di garantire gli interessi economici italiani nella regione, cui ora si aggiunge il "grande affare" della ricostruzione.
Premettendo la nostra contrarietà al nucleare, riteniamo che la presa di posizione italiana contro l'utilizzo di tale risorsa energetica in Iran non sia mossa da necessità di sicurezza internazionale, quanto dall'intenzione di criminalizzare il governo iraniano con l'unico obiettivo di appoggiare gli interessi geopolitici statunitensi nella regione. Difatti stati filo-occidentali come il Pakistan, posseggono l'arma atomica nella connivenza generale.
L'attuale governo si fregia di aver posto fine all'intervento italiano in Iraq, dove è tutt'ora in corso una guerra d'occupazione basata su menzogne. Nonostante ciò, al ritiro delle truppe, avvenuto peraltro secondo le tabelle del precedente governo, è seguita una geografia degli aiuti che risponde unicamente agli interessi economici italiani, in particolare a quello dell'ENI, che già prima del conflitto aveva indicato nella regione di Nassirya l'area da occupare.
Tra pochi giorni il Parlamento dovrà esprimersi in merito al rifinanziamento della missione militare in Afghanistan. Le truppe italiane fanno parte di un contingente che occupa il paese in nome della lotta al terrorismo, ennesimo feticcio costruito per proteggere gli interessi statunitensi nell'area. Proprio l'altro ieri è stato proposto l'incremento degli armamenti in dotazione ai nostri soldati. Questa non è altro che un'operazione di appoggio alla politica USA che mira al controllo della distribuzione dell'oro nero nel lungo termine, della quale probabilmente anche l'Italia vorrà beneficiare.
Non possiamo infine non ricordare la decisione del governo di ignorare la mobilitazione nazionale contro la costruzione dell'aereoporto militare Dal Molin di Vicenza.
Al contrario di quanto affermato dal Presidente Napolitano, per noi la "piazza" è il sale della democrazia; per tanto ribadiamo la nostra contrarietà alla costruzione di questo ennesimo avamposto USA sul territorio italiano. Il Dal Molin diventerebbe infatti il punto di partenza per la 173° brigata aereotrasportata che condurrà attacchi nella zona mediorientale. In questo modo il governo Prodi non assume solamente una posizione di mera subordinazione alla politica imperialista americana, ma vuole rivendicare un contributo logistico dell'Italia nell'occupazione militare del territorio iracheno.
Ci limitiamo a fornire pochi ma significativi dati in merito alla continuità della politica attuale con quella del governo precedente: le spese militari sono state portate nell'ultima finanziaria a 21 miliardi di euro, incrementando la quota di spesa pubblica ad esse destinate dal governo Berlusconi. Per fare un esempio la dotazione hi-tech dei nostri soldati composta da visore notturno, palmare, fucile AR 70/90 costa 29.500 €.
Ciò avviene mentre Scuola ed Università pubbliche versano in gravissima crisi finanziaria, e vedono sempre più ridotti i fondi ad esse destinati, tanto da dover stipulare accordi e convenzioni con i privati che minano la qualità e l'indipendenza della nostra cultura.
Di fronte a tutto questo, come collettivi studenteschi, non possiamo accettare nessuna lezione sul Medioriente da chi lo occupa.
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sono l’autore del messaggio con i punti esclamativi: mi piaceva rispondere con un esclamazione all’autore del messaggio firmato ?????? Non credevo fosse il caso di argomentare più di tanto il ribrezzo che provo verso certa gente anche perchè il suo messaggio non era certo argomentativo. Visto però che sono stato sfidato preciserò meglio: quello che più mi schifa è il pararsi dietro ad una fantomatica unità della sinistra che si pretende sempre di realizzare al centro…Ad esempio, non ci può essere unità nel contestare d’alema solo nel non contestarlo, non ci può essere unità nel fare i DICO solo nel non farli… Per esperienza personale, dietro a queste giustificazioni ed equilibrismi si cela puntualmente la necessità di tenere i piedi in due staffe… e ciò mi schifa.
mi chiedo, mosso da grande indignazione, chi si celi dietro lo pseudonimo FSF…
mi chiedo, con altrettantanta indignazione, come una persona che sostiene i valori di quell’esperienza possa firmarsi FSF…
chiunque tu sia, sappi che quel percorso noi lo conosciamo bene. lo abbiamo vissuto, prima e dopo e ci siamo sempre impegnati perchè quel modo di fare politica si facesse strada.
nel nostro lavoro quotidiamo cerchiamo di creare spazi di socialità libera, luoghi di aggregazione realmente partecipati.
così nel nostro collettivo…
tutte le azioni muovono da un’analisi aperta che genera posizioni condivise. lotte dure, autorganizzate ed indipendenti!
chi mortifica lo spirito dei forum sociali non siamo certo noi…
sono proprio le persone come te che uccidono quello spirito…
tutte quelle persone che giudicano e prendono posizione dall’alto, senza rendersi minimamente conto di ciò che nel mondo si agita.
le nostre posizioni politiche, sempre legittime anche quando sbagliate, riflettono una discussione costante, un incontro possibile tra pensieri indipendenti.
esattamente in linea con lo spirito partecipato ed assembleare di quei movimenti popolari che si incontrano nei forum mondiali e non solo.
la verità probabilmente non esiste, il giusto sta nel cercarla ogni giorno!
contro l’indifferenza che dilaga…
X fsf: ti faccio notare che anche il tuo messaggio non ha molto a che vedere con l’umiltà. Non so da quali basi trai le tue conclusioni, ma evidentemente sono sbagliate dato che io (e molti altri studenti del collettivo fuorilogo) al social forum c’ero, tutti i giorni ed anche alla manifestazione finale.
Devo dire che fu un bel momento, ma mi pare un po’ fuoriluogo adesso…
La mancanza di coscienza critica è un male di una certa parte della sinistra (quella che adesso sta sbarcando al centro), non mi pare che si possa accusare noi di mancanza di criticità, semmai del contrario, ma personalmente credo che la criticità non sia mai troppa.
Uno può sperare o meno che questo governo non cada (io non lo spero e non mi muovo per questo), può averlo votato o meno, però COMUNQUE non deve mai mancare il coraggio e la coerenza specie in queste occasioni. Noi non siamo senatori della repubblica, la responsabilità per la caduta o meno di questo governo non è nostra… e dall’altro lato l’università non deve perdere quel poco di autonomia intellettuale che ancora le resta.
Altrimenti sai cosa può succedere? ti ricordi il 1999? ti ricordi le bombe su Belgrado, i tornado italiani, gli autobus che saltano in aria, il mandato onu solo dopo i bombardamenti nato, l’europa unita che muove così i suoi primi passi militari? ti ricordi cosa diceva allora D’Alema? ti ricordi il disinteresse generale di una sinistra di compagni “uniti” ligi alla disciplina? Io me lo ricordo, ricordo le giustificazioni ed i presunti genocidi (mai provati in realtà), ricordo molta confusione e sbigottimento da parte mia (dovuta probabilmente all’età). Adesso il Kossovo è un paese da cui non si può andar via altrimenti gli albanesi ammazzano quei pochi serbi che sono rimasti, nessuna stabilità politica è stata garantita da quell’intervento, l’unico obiettivo che -guarda caso- è stato raggiunto è la grandissima influenza che hanno adesso i capitali europei (italiani, tedeschi, francesi…) nei balcani.
Io mi vergogno di non aver manifestato contro quella guerra allora e sono perchè quella confusione e quella “real politik” non passi stavolta… tu?
lo stesso discorso vale per altri temi (per me ancora piu importanti) come la precarietà, l’università etc sui quali le maggiori inculate ce le hanno date proprio i “compagni” (forse di confindustri) al potere dal 1996 al 2001, occorre quindi fargli capire che non possono agire indisturbati, che non devono pesare solo i consensi dei detentori di capitale, che la prossima volta non andremo a votarli se non si comportano a modino. Se poi posso aggiungere un’altra cosa, io -personalmente- ritengo che questo governo qualcosa di buono abbia fatto, sempre in direzione liberista, ma qui potrei spendere fiumi di battiture….
Ma guarda com’è popolato questo blog!
Opinioni assai difformi vi trovano spazio.
Da una parte chi loda e incita, dall’altra chi critica e infama.
La prima cosa buffa da notare, francamente molto ilare, è sentirsi accusati di fomentare l’odio e di tendere a volgarità inutili da chi attua per primo una critica certo non proprio ortodossa (nelle parole usate) e ovviamente futura portatrice di climi poco distensivi.
Così come mi pare quantomeno ironico essere sempre tacciati di borioso avanguardismo privo di qualsiasi autocritica senza mai essere criticati nel merito delle cose, senza che mai nessuno si soffermi a dire !NO, il Libano no! e ci spieghi la sua.
Pare che sbagliamo solo nel metodo.
Se qualcuno non mi spiega argomentando bene che ho torto sul merito, non posso fare altro che portare avanti le mie Ragioni.
L’altra cosa che mi pare corretto sottolineare è la civiltà delle nostre rimostranze durante il giorno in cui è apparso Massimino. Una lettura tranquilla di un documento condiviso, uno striscione bianco e rosso tenuto alto solo il tempo del nostro intervento. Qualche volantino che stimolasse i presenti a vedere che la realtà non è solo quella dipinta dal Profeta, il suddetto Massimino.
Mi ritengo orgoglioso d’aver comunque esposto una mia critica, indipendentemente dalle modalità con cui l’abbiamo portata avanti. Sono ovviamente dispiaciuto per la figura di merda come dici te, e soprattutto per quel sentimento -che in molti avvertono- di distanza dalle dinamiche e posizioni del nostro Collettivo e dei collettivi in genere.
Mi ritengo anche un po’ orgoglioso (ma solo per questa occasione) se qualcuno mi dà dall’estremista. Se essere estremisti significa non auspicare un massiccio intervento della NATO come soluzione alla questione mediorientale così come paventato dal Profeta.
Se essere estremisti significa chiedere al Governo di fare qualcosa di concreto per il benessere e il futuro della popolazione palestinese, come porre fine all’embargo o riconoscere la loro dirigenza dremocraticamente eletta, senza limitarsi a sentite dichiarazioni d’amicizia e rispetto che continuano ad affamare e snervare una popolazione nella quale sarà sempre più facile arruolare fanatici e disperati kamikaze.
Se essere estremista significa chiedersi come mai quando l’ONU indivudua aree dove c’è bisogno di un intervento umanitario, di cuscinetto, stabilizzatore o quant’altro siano sempre le nazioni con più interessi economici nell’area occuparsi della Pace? Ma di tutti i paesi ONU proprio l’USA deve stare in Afghanistan e proprio l’Italia in Libano?
Vabbè, cazzate, ma in questo caso non mi fa schifo esser definito estremista.
Ben di più mi fa schifo invece essere bollato come quello che tiene la verità in tasca quando prima di qualsiasi uscita del Collettivo, prima di un qualsiasi documento mi metto in gioco insieme a chi ha pensieri ed esperienze difformi dalle mie in modo da arrivare ad una sintesi che sia portatrice del pensiero di più persone possibile. Non sarà la Verità, ma certo è una posizione condivisa e che quindi merita di esistere.
Certo il Profeta ha tutta un’altra reputazione e tutto un’altro credito, ma pure lui non è portatore di realtà oggettive, non si trattava di una lezione che affrontava modelli analitici o verità incontrovertibili, ma di una argomentazione permeata da giudizi di valore. Abbiamo avuto il coraggio di alzarci e dire la nostra.
Io non me ne vergogno, neanche se ci son stati dei fischi. Ora vado, la biblioteca sta per chiudere.
Vado a meditare su come distruggere la Sinistra.
E su come recuperare lo spirito AUTOcritico.
Ma per favore… il PartTime no, quello no.
Forse gli altri collettivi, ma il nostro no!
Voi al social forum di Firenze non c’eravate. Lo deduco dal vostro modo di fare considerazioni, da quella boria tipica di chi ha la verità in tasca.
Potrete mai fare qualcosa di buono a sinistra, se non decidete una volta per tutte di recuperare spirito critico?
saluti rassegnati
fsf
La volgaritá è quella di chi lecca il culo a un Ministro di Guerra. Di chi, nonstante dica di schierarsi a sinistra appoggia le attuali linee di politica estera italiana, rendendosi complice dello stato aggressore di Israele, della politica imperialista statunitense e di quella europea. In nome di cosa? In nome della vostra fantomatica “unità”? E cosa vuol dire unità? Che gli altri devono spalmarsi sulle vostre posizioni? VERGOGNA
eh giá, la disinformazione regna sovrana…neanche l’ombra del nostro intervento nei telegiornali nazionali, nemmeno al tg3…e ci credo! il tg in mano ai diessini non aveva alcun interesse a mostrare che D’Alema viene criticato anche da sinistra…(quella vera).
Su “Il Firenze”, quotidiano di rinomato spessore (hem hem), si dice che il Collettivo Politico di Scienze Politiche (sul FuoriLOGO si glissa) ha letto un documento “fiume” (6 minuti scarsi…) dove si rivendica una maggior considerazione dell’Iran…ma quandomai???????? L’ennesima schifosa strumentalizzazione.
Con il nostro documento si può essere d’accordo o meno…è assolutamente legittimo avere qualcosa o persino tutto da eccepire.
Ma strumentalizzazioni del genere, basate sul pregiudizio, sulla malafede e sull’ignoranza (evidentemente il giornalista che ha scritto l’articolo avrebbe bisogno di un corso accelerato di analisi testuale), sono quantomeno vergognose.
Tengo a far notare poi a Mr. ?????? (che coniglietto che sei, non hai neanche il coraggio di firmarti) che il suo caro Ministro D’Alema ha suggerito durante la lectio tenuta a Novoli che chi viene fischiato veementemente sia da destra che da sinistra di solito ha ragione…allora le cose sono due: o contraddici la tesi del Leader Maximum o ti tocca darci ragione!!!! MAnnaggia mannaggia!!! Se vuoi far carriere meglio che ci dai ragione per stavolta, vá….
Un saluto a tutti i compagni che ci dimostrano la loro solidarietá.
Hasta siempre!
Ciao ragazzi, mi chiamo massimo, studio fuori novoli anchio (morgagni), ieri iho fatto la pazzia di venire in quella bolgia infernale e devo dire che ho apprezzato il vostro intervento che condivido diciamo all’80%. Ho apprezzato molto anche il fatto che siate intervenuti nei termini concessi, senza alzare la voce (anzi ricevendo pure insulti gratuiti) , senza cercare di imporre a tutti i costi la vostra idea (come altre volte è successo).
L’intervento di D’Alema mi è parso un po’ vuoto, tanti luoghi comuni sulla sotrica politica estera italiana, tante dchiarazioni di principio tante auto-lodi fondate su nessun risultato, ma infondo poa sostanza, anche se ha fatto una panoramica di ampio respiro.
Non capisco perchè siate stati i soli a criticarlo mi pareva che ci fossero più collettivi pacifisti e secondo me era un’occasione importante…
Scandalosi quelli di Sinistra universitaria: fanno tanto i radicali in tempo di elezioni per soffiarvi i voti e poi normalmente leccano i pidi al diessino importante di turno…
facevano meglio a stare zitti!
comunque non mollate !
invito questo seidcente dalemiano ad avere almeno il coraggio di non nascondersi dietro all’anonimato, mi pare francamente più ridicolo di sostenere che sinistra universitaria è autonoma da sinistra giovanile. Per il resto si tratta di menzogne: non abbiamo raccolto solo fischi ma anche applausi e siamo stati gli unici a rimanere coerenti alla propria linea, a differenza di chi va a vicenza e poi elogia d’alema…
mi pare ridicolo anche accusarci di diffamazione in un messaggio anonimo (ma di chiara matrice) pieno di falsità e insulti!
ulteriore precisazione: alla conferenza si è letto solo questo documento, quindi l’accusa di volgarità è anchessa ridicola (filotto!)
(+ clima d’odio?)
Complimenti! una bellissima figura di merda!
il vostro lavoro non può che portare alla distruzione della sinistra. pensate di essere un’avanguardia illuminata ma prendete solo fischi ad ogni vostra uscita.
mi chiedo come è possibile che esistano ancora persone come voi e sedicenti collettivi autonomi (part time!) che passano il loro tempo diffamando le altre realtà e generando così un clima d’odio utile solo a coprire la vostra volgarità.
ero presente anch’io ieri e oggi ho letto i giornali. la disinformazione regna sovrana!
dal canto mio mi unisco al vostro documento e sostengo la vostra lotta. purtoppo studio a sesto e di realtà realmente combattenti nemmeno l’ombra!
SEMPRE FINO ALLA VITTORIA!!!