A CHI GIOVA L’ACQUISTO DELLA MENSA DI NOVOLI?

STRISCIONELunedì 20 novembre il Consiglio di Amministrazione dell’Ardsu (Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) ha dato mandato al suo presidente di acquistare la mensa di Novoli. Lo ha fatto riunendosi in via straordinaria (attraverso una forzatura del regolamento) e qualificando l’acquisto, al prezzo richiesto da Immobiliare Novoli (quasi 5 milioni di euro), come urgente.

Sono passati quattro anni dall’apertura del Polo di Novoli e il problema della necessità per gli studenti di disporre di una mensa adeguata è stato ripetutamente sollevato. La trattativa tra Ardsu e Immobiliare Novoli per l’acquisto di quei locali va avanti da tempo, viziata dalla destinazione d’uso dei locali qualificata come “terziario” (servizi ma anche attività commerciali), che ha fatto lievitare il prezzo in favore dell’Immobiliare, che per altro ha mantenuto invariata la sua offerta da giugno ad oggi.

Dopo una situazione di stallo durata qualche mese improvvisamente viene convocato un CdA straordinario e sembra che per Ardsu la condizione degli studenti di Novoli, che da quattro anni mangiano in un container, sia diventata di primaria importanza, al punto di non poter attendere la normale convocazione del CdA. Si potrebbe pensare che Ardsu si sia resa conto della necessità di non rimandare oltre la soluzione del problema della mensa per dare un miglior servizio agli studenti del polo di Novoli, non fosse che proprio per lunedì 20 era prevista la presentazione, e quindi la discussione, in Consiglio Comunale di una mozione che aveva l’intento di apportare una modifica alla destinazione d’uso assegnata ai locali, così da consentire ad Ardsu di comprare ad un prezzo molto inferiore, in modo da non distruggerne il bilancio. Per motivi interni al Consiglio comunale la discussione sui locali di Novoli è stata rinviata alla settimana successiva, ma anche se la mozione fosse stata dibattuta ed eventualmente approvata, questo non avrebbe potuto influenzare la decisione del CdA dell’Ardsu, che proprio in quelle stesse ore si stava riunendo per approvare l’acquisto alla cifra determinata dall’ultima offerta ricevuta da Immobiliare Novoli.

Se si volesse credere alla buona fede dei membri del CdA si potrebbe pensare che questi non fossero al corrente della possibilità di una diminuzione del prezzo dei locali, non fosse che i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione l’hanno chiaramente evidenziata nel tentativo di opporsi ad una decisione che produce gravi conseguenze sul bilancio dell’azienda destinate a riflettersi sugli studenti.

Una spesa di quasi 5 milioni di euro è molto al di là delle possibilità di Ardsu che per rimediare alla devastazione auto-inflitta alle proprie casse taglierà i servizi (possibile chiusura di alcuni punti mensa) e molto probabilmente colpirà gli studenti con un ulteriore aumento del prezzo dei pasti (il terzo in pochissimo tempo!).

Inevitabile chiedersi come mai si sia deciso di non aspettare l’esito della discussione del Consiglio Comunale, che avrebbe potuto permettere di comprare ad un prezzo commisurato al reale valore dell’immobile, ma anche alle reali disponibilità finanziarie dell’azienda. Perché andare contro i propri interessi spendendo circa il doppio di quanto si sarebbe potuto spendere aspettando un paio di settimane in più? Dopo quattro anni di attesa e proteste avremmo sicuramente aspettato un paio di settimane in più se questo avesse voluto dire non doverci attendere un aumento del prezzo dei pasti o una diminuzione dei punti mensa. Nell’interesse di chi, allora, è stato deciso l’acquisto?

Non certo degli studenti che ancora una volta sconteranno il peso di errori e speculazioni altrui.

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