NUOVE GRANDI OPERE AL POLO DI NOVOLI!

Sabato 25 marzo 2006 è stata inaugurata, nel più totale silenzio, la nuova Casa dello Studente dentro il nostro Polo, che dovrebbe anche ospitare la tanto attesa mensa.

È fortemente preoccupante e grave che l’ARDSU, azienda che dovrebbe garantire il diritto allo studio, si sia presa la responsabilità di aprire le porte di una struttura di cui non esistono ancora i requisiti minimi di sicurezza.

Queste, alcune delle problematiche evidenziate dalla supervisione di un ingegnere, commissionato dalla stessa ARDSU, appena due settimane fa:

ASPETTI COSTRUTTIVI E REALIZZATIVI

• il calcestruzzo previsto a faccia vista è stato realizzato senza considerare questa necessità divenendo così facilmente aggredibile nel tempo

• tutte le coperture piane presentano ristagno d’acqua, poiché manca un impianto idoneo allo smaltimento delle piogge

• in molti alloggi, già da adesso, si può notare una presenza diffusa di umidità

• esiste il rischio di un crollo totale o parziale dei locali della mensa, in caso di un evento sismico, poiché le pareti non rispettano le norme previste dalla legge

ASPETTI FORMALI ED AUTORIZZATIVI

• manca la certificazione di tutte le superfici vetrate

• manca la relazione di calcolo dei ballatoi, dei vani scali e dei corridoi

• manca lo schema di montaggio e il calcolo statico delle pareti in vetro cemento

Ma non è tutto. Riguardo la mensa, esistono ancora molti punti interrogativi. Innanzitutto l’ARDSU non l’ha ancora comprata, poiché il contratto prevede che l’acquisto venga effettuato a lavoro ultimato.

Cosa comprerebbe l’ARDSU?

Una mensa che distribuisce soli 400 pasti per 18.000 studenti. Inoltre non è prevista la cucina, per cui il trasporto del cibo verrà a costare 100.000 € all’anno (una delle cause dell’aumento del prezzo della mensa a 2.80 €).

A quale prezzo?

Poiché il piano terra, dove è prevista la mensa, ha come destinazione d’uso l’attività commerciale (come previsto da una delibera comunale del 2001), il prezzo richiesto all’ARDSU è 5.000 € al m².

La mensa rientra nell’ambito del diritto allo studio, garantito dalla nostra Costituzione, quindi riteniamo che i suoi locali non possano essere classificati come attività commerciale, ma debbano rientrare nell’area dei servizi. Variando così la destinazione d’uso, il prezzo d’acquisto scenderebbe sensibilmente, aggirandosi intorno ai 2.000 € al m². Una bella differenza!

Nelle attuali condizioni, siamo del tutto contrari all’utilizzo di questi edifici, nonostante che, da oltre tre anni, chiediamo con forza che all’interno del nostro Polo ci sia una vera mensa e una vera Casa dello Studente.

Non vogliamo dover pagare sulla nostra pelle i costi di queste speculazioni edilizie, né d’altra parte subire la privazione di spazi che ci spettano di diritto.