L’8 marzo è una giornata di lotta, istituita in ricordo di chi è morto lottando per i propri diritti. Purtroppo questo giorno si è trasformato in un’ipocrita e ridicola giornata “della donna”.
Nell’inverno del 1908 inizia uno sciopero a New York delle operaie di una industria tessile che chiede un miglioramento delle condizioni di lavoro che Mr Johnson, il proprietario della fabbrica, non ha alcuna intenzione di concedere, l’8 marzo blocca le porte dell’edificio ed appicca il fuoco. Con quel gesto assassina 129 lavoratrici.
Due anni dopo, nel 1910, Rosa Luxemburg propose l’8 marzo come giornata di lotta internazionale di tutte le donne. Così nacque il giorno della donna, che fu interrotto nel ’43 dal fascismo e poi ripreso durante la Liberazione per avere il suo massimo riconoscimento durante gli anni ‘70 grazie al movimento femminista.
Una donna che accetta di sentirsi libera solo un giorno all’anno attraverso spogliarelli maschili, mimose e cioccolatini ha ben poco a che vedere con una che lotta e muore come donna e lavoratrice.
SOLIDARIETA’ ALLE DONNE CHE CONTINUANO
A LOTTARE NEL MONDO!
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